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1949 - Enrico Fermi visitando l'Olivetti aveva richiamato l'attenzione di Adriano Olivetti sui possibili sviluppi dell'elettronica. Nel dicembre di quello stesso anno l'azienda aveva concluso un accordo con la francese “Compagnie des Machines Bull” e aveva dato vita alla joint-venture “Olivetti-Bull” per commercializzare macchine a schede perforate prodotte in Francia.

1950 - L'Istituto Nazionale per le Applicazioni del Calcolo (INAC) dell'Università di Roma aveva proposto all'Olivetti un progetto per realizzare un calcolatore elettronico in Italia; ne era seguita una missione conoscitiva negli USA, con la partecipazione anche di un rappresentante dell'Olivetti, presso i principali laboratori elettronici americani, ma poi il progetto era stato abbandonato per mancanza di risorse economiche.

1952 - Dino Olivetti (1912-1976),  fratello di Adriano, aveva aperto a New Canaan nel Connecticut (USA) un centro di ricerche elettroniche, affidato a Michele Canepa, per seguire gli sviluppi della nuova tecnologia. Questo laboratorio si era impegnato anche nello sviluppo di alcuni prodotti per il mercato.

1954 – Il primo calcolatore in Italia viene installato presso il politecnico di Milano, si tratta del sistema CRC acquistato in California dal prof. Luigi Dadda.

1955 – L'Università di Pisa accoglie una proposta di Enrico Fermi e avvia il progetto di un calcolatore elettronico per applicazioni tecnico-scientifiche (CEP - Calcolatrice Elettronica Pisana), l'Olivetti si associa all'iniziativa e il 7 maggio 1955 firma una convenzione con l'Università di Pisa a cui offre un sostegno finanziario e il supporto di suoi ricercatori.

1955 - In una villetta di via del Capannone,  a Barbaricina presso Pisa,  si insedia un Laboratorio di Ricerche Elettroniche (LRE) di Olivetti. Lo guida Mario Tchou (1924-1961), un giovane ingegnere italo-cinese, specializzato in fisica nucleare, incontrato da Adriano Olivetti alla Columbia University di New York. Attorno a Tchou si raccoglie un gruppetto di giovani ed entusiasti ricercatori che, insediati nel novembre 1955 in una villetta di Barbaricina, alla periferia di Pisa, iniziano a lavorare al progetto di un calcolatore general purpose per scopi industriali e commerciali: dialogo con periferiche e trattamento di grandi masse di dati.
Comunque l’Olivetti  continua a finanziare il progetto dell’università di Pisa che ha come obiettivo la realizzazione di un calcolatore per scopi scientifici: grande potenza di calcolo.

1957 - Olivetti con Telettra costituisce la SGS (Società Generale Semiconduttori, ora STM) per lo sviluppo della componentistica elettronica. Nel 1960 nella SGS entra anche l'americana Fairchild, guidata da Robert Noyce (in seguito fondatore di Intel),  che sta lavorando ai primi circuiti integrati.

1957 – Viene realizzato il primo prototipo ELEA 9001

1958 – Il laboratorio di Ricerche Elettroniche Olivetti viene spostato da Barbaricina a Borgolombardo (MI)

1958 – Viene costruito ELEA 9002 che può essere considerato il primo calcolatore commerciale

1959 – Viene presentato ELEA 9003, primo calcolatore progettato e realizzato interamente in Italia e sul piano tecnologico in quel momento è forse il più avanzato sul mercato mondiale. L’elaboratore si basa su una struttura logica d'avanguardia, in larga misura pensata da Giorgio Sacerdoti (1925-2005), e presenta un design fortemente innovativo, dovuto a Ettore Sottsass (1917-2007).
Si può affermare che ELEA 9003 era un sistema all'avanguardia per il suo tempo, sia per le soluzioni tecnologiche che per la concezione sistemistica. Basti in proposito pensare che era in grado di operare in multiprogrammazione e aveva capacità di interrupt in un'epoca in cui il termine non era ancora stato coniato. Il 9003, che seguiva la logica binaria, lavorava alla velocità di oltre 100.000 operazioni al secondo, con una memoria a nuclei magnetici da 20.000 posizioni ampliabile a 160 mila, affiancata da un massimo di tre tamburi magnetici sui quali risiedeva il software di base di utilizzo più frequente.

1960 – Muore Adriano Olivetti

1961 – Viene terminata la realizzazione del CEP (Calcolatrice Elettronica Pisana).
La CEP era un colosso dell'elaborazione scientifica, con tecnologia ibrida (3.500 valvole, 2.000 transistor, 12.000 diodi), memoria da 8.192 posizioni ampliabile a 32.768, velocità di 70.000 operazioni al secondo. La programmazione avveniva principalmente in FORTRAN, linguaggio particolarmente adatto per calcoli scientifici, già sviluppato dall'IBM per il mod. IBM 704, che era il calcolatore della classe della CEP più diffuso al mondo: il linguaggio fu adattato e implementato per utilizzare appieno le particolari caratteristiche logiche della CEP.
La CEP rimase attiva per sette anni, utilizzata dalle 2.000 alle 4.000 ore l'anno.

1961 - Nel 1961, quando ormai oltre 40 esemplari dell'ELEA 9003 erano stati venduti, fu lanciata una sua versione ridotta, il mod. ELEA 6001, con prestazioni e costi inferiori e orientato più alla soluzione di problemi scientifici. Il target del 6001, venduto con successo dal '61 al '65 in centinaia di esemplari, era il piccolo ente, la filiale di una grande azienda, la piccola industria, il centro di ricerca, il dipartimento universitario che avessero necessità di una fonte di calcolo autonoma, ma con caratteristiche prestazionali di medio calibro. L'elaboratore, con una memoria centrale di 10.000 posizioni ampliabili a 100.000, poteva essere comunque connesso a qualsiasi periferica già prodotta per il fratello maggiore 9003.

Nel frattempo, per far fronte alle richieste del mercato, era nata la Divisione Elettronica Olivetti, con vari stabilimenti nella Lombardia e nel Piemonte.

1961 - Mario Tchou muore con il suo autista in un incidente stradale nel Novembre del 1961

1961 - Il Laboratorio di New Canaan (resterà attivo fino al 1961, più tardi sostituito negli USA dal Centro di ricerche avanzate di Cupertino, in California) funge da osservatorio tecnologico, ma realizza anche prodotti per il mercato americano e contribuisce allo sviluppo della memoria di massa della CEP, l'elaboratore realizzato dall'Università di Pisa.

1962 - Per razionalizzare il business, nell'ottobre 1962 tutte le attività elettroniche, compresa la Olivetti-Bull, di cui l'Olivetti sta rilevando il controllo pressoché totale, confluiscono nella Divisione Elettronica Olivetti (DEO). La nuova struttura, affidata a Ottorino Beltrami, dispone di circa 2.000 dipendenti e rientra nelle responsabilità di Roberto Olivetti, dal luglio 1962 amministratore delegato del Gruppo. A Roberto Olivetti fa capo direttamente il Laboratorio di Ricerche Elettroniche, che dopo la morte di Tchou è affidato a Sacerdoti.

1962 - Il laboratorio di Ricerche Elettroniche Olivetti viene spostato da Borgolombardo (MI) a Pregnana (MI), il progetto dei nuovi edifici viene affidato a Le Corbusier. Ma la situazione economica incominciava a creare dei problemi, del progetto originale fu realizzato solo il “magazzino”, successivamente gli furono affiancati dei semplici edifici adibiti a “Laboratori”

1965 – Olivetti lancia sul mercato Programma 101, il primo computer da tavolo, realizzato da Pier Giorgio Perotto. Ne verranno venduti circa 44.000 di cui il 90% negli stati Uniti ad un prezzo di 3200 $. La P101 mantenne il monopolio nella costruzione di elaboratori individuali fino al 1969, anno in cui la HP presentò il modello HP 9100: quest'ultima fruttò comunque oltre 900.000 dollari all'Olivetti sotto forma di royalties, in quanto sfruttava gran parte dei principi della P101 che Perotto aveva intelligentemente brevettato.

1964-1965 – Olivetti cede il 75% della propria divisione elettronica (DEO) a General Electric da cui nasce OGE (Olivetti General Electric).
La nuova proprietà americana dà fiducia al management italiano: Beltrami resta amministratore delegato e il progetto OGE si conquista una sua autonomia, soprattutto nei sistemi di medio-piccole dimensioni. Gli elaboratori della serie GE-100 GE-115 sviluppati in Italia e derivati dall'Elea 4001 ottengono un notevole successo e delle quasi 5.000 macchine prodotte molte sono vendute negli USA.

1968 - Il 22 Maggio 1968 Olivetti cede il restante 25% della divisione elettronica a General Electric e nasce General Electric Information Systems Italia (GEISI)

1968 – Dopo il successo del GE-115 General Eletrics assegna agli ingegneri provenienti dall’olivetti il progetto del sistema medio/piccolo Advanced Product Line (APL).
Inoltre assegna lo sviluppo di sistemi ACL medi alla divisione GE di BULL, mentre i sistemi grandi ai laboratori di GE di Phoenix.

1970 – Il 7 Ottobre 1970 la General  Electric cede la GEISI a Honeywell che diventerà Honeywell Information Systems Italia (HISI).

1974 – Il LEVEL 62, sistema sviluppato a pregnana con il nome in codice E-120 B/C e P6 (parte di un progetto di General Eletric GE APL L-178), viene prodotto nella fabbrica di Caluso nel Canavese.
Il LIVELLO 62 venne concesso in distribuzione alla NEC che lo chiamò ACOS2.
Dal 1974 al 1980 vennero venduti 4000 sistemi: 1400 in Italia, 1200 in US e circa 1200 nel mercato Francese.

1976 – Minicomputer Olivetti microcomputer P6060

1977 – Minicomputer Olivetti microcomputer P6040

1978 – De Benedetti diventa amministratore delegato della Olivetti

1978 – Viene sviluppato un nuovo processore per il LIVELLO 62 il cui nome di progetto è GEMINI.

1980 – Il progetto GEMINI viene introdotto sul mercato con il nome DPS4, di cui si garantiva la completa compatibilità con il LIVELLO62. Inoltre vengono introdotti dei tools che permettono la migrazione dal sistema GE-58 ed un’emulatore batch del LIVELLO61.
Furono venduti 2000 sistemi in Italia e 1500 nel mercato francese, mentre non furono venduti direttamente negli stati uniti perché Honeywell stava disinvestendo verso i piccoli clienti.

1983 - Linea micro DPX10-40 sistemi Unix

1983 – Accordo Olivetti e AT&T

1982 - Olivetti realizza il primo personal computer M20, su microprocessore Z8001 della Zilog con architettura a 16 bit, sistema operativo PCOS, uno o due floppy disc, hard disc e video da 12 pollici, una versione adattata del Basic come linguaggio utente, Assembler e Pascal come linguaggi macchina. In sostanza, l'architettura dell'M20 risulta allineata a quella dei PC presenti in quel momento sul mercato, ma non è compatibile con l'IBM 5150, basato su Intel e Microsoft, uscito da pochi mesi, ma già considerato il nuovo standard di mercato.

1984 – Esce M24 basato sul microprocessore Intel 8086 e sul sistema operativo MS-DOS di Microsoft, ottiene sul mercato eccellenti risultati. Le prestazioni superiori rispetto a quelle degli equivalenti prodotti della concorrenza e l'alleanza con l'americana AT&T, che ne consentirà la vendita in grandi volumi anche sul mercato americano, faranno dell'M24 il personal computer di maggior successo tra quelli prodotti dalla società di Ivrea.

1986 – Nel settembre del 1986 viene annunciato il nuovo sistema DPS4000. Questo sistema utilizzava un multibus che gli permetteva di condividere processori di diverse provenienze con la stessa memoria e stesso set di periferiche.
Nel 1987 viene annunciata una scheda con processore motorola 68020, su cui viene eseguito il sistema operativo Unix System V di At&t. Sullo stesso calcolatore coesistono 2 sistemi operativi completamente differenti, GCOS4 e Unix System V, che condividono le stesse risorse fisiche e dischi, facilitando la migrazione da un'ambiente proprietario ad uno standard.
Dal 1986 al 1992 furono venduti circa 2000 sistemi.

1987 – L'8 Maggio 1987 HoneyWell cede la divisione Informatica alla Bull e cambia la ragione sociale in “Honeywell Bull Inc.”, in Italia viene costituita la società “Bull HN Information Systems Italia spa”

1988 – Il 14 Dicembre 1988 Bull assume il completo controllo della società e cambia ragione sociale in “Bull HN Information System Italia S.p.A.”

1989 - sistemi DPX2/320 con microprocessore motorola 68030 a 25 Mhz e sistema operativo Unix AT&T

1990 - sistemi DPX2/360 con CPU motorola 68040, venduti più di 5000 nel mondo.

2000  Il 3 Ottobre 2000 cambia ragione sociale in Bull Italia S.p.A.

2006 – Fine dei laboratori di Pregnana, Eutelia acquista la parte la Bull Italia al prezzo di un euro, per poi liberarsi dai debiti trasferendo il tutto ad Agila.

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