Post di facebook sulla morte di Marco Pannella

on Mercoledì, 21 Dicembre 2016. Posted in Commenti vari

Marco Pannella è stato un grande liberale, che ha lottato per difendere le libertà individuali, che si è speso per difendere i perseguitati dalle culture dominanti: buddisti tibetani, ceceni mussulmani, montagnard (cristiani vietnamiti) etc.

Sono note le sue battaglie per i diritti civili, divorzio, aborto, antiproibizionismo droghe leggere, meno note sono note le sue campagne internazionali per la moratoria sulla pena di morte, per l'istituzione del tribunale penale internazionale, per la lotta alla fame nel modo etc.

Lui è stato un'anticlericale convinto, ha lottato per avere una separazione netta tra stato e "chiese", lo stato impostato su una visione illuministica, vera radice culturale comune a tutti gli stati occidentali, in altre parole istituzioni laiche, che devono includere tutti i cittadini credenti (di tutte le religioni) e NON credenti.

Marco ha combattuto tutta la vita, ma con metodi NON violenti, utilizzando il digiuno, il satyagraha Gandiano. Negli anni 70, dove imperava la violenza dei terroristi e in contraposizone si varavano leggi "speciali", che erano al limite di uno stato di diritto di tipo occidentale, lui era una voce fuori dal coro dove combatteva la "lotta armata" ma anche la legge Reale voluta da Cossiga.

Pannella é sempre stato a difesa dei più deboli, diritti per i detenuti ad avere condizioni di carcerazione decenti, accoglienza dei migranti e difesa delle etnie perseguitate ad esempio i ROM.

Lo stile di vita che ha condotto, le lotte spese in difesa degli altri e NON per se stesso, la vicinanza ai più deboli ed emarginati, lo fa accostare ai valori fondanti del cristianesimo molto più di tanti "Prelati" della chiesa Cattolica.

Si può dissentire da alcune sue battaglie, ma si deve rendere omaggio alla sua passione, tenacia nel cercare di rendere migliore al società italiana, all'amore verso il prossimo (vedasi come esempio l'ultima lettera scritta a Papa Francesco).

Per concludere Marco Pannella ha testimoniato con la sua vita, le sue opere, il suo amore per gli ultimi e i diversi la sua "fede" laica, di conseguenza penso che NON abbia bisogno delle preghiere di Massimo Marrazzo per presentarsi al giudizio di Jahve, Budda, Kami etc.

Comments (1)

  • ggg

    ggg

    21 Dicembre 2016 at 17:53 |
    Marco Pannella è stato un grande liberale, che ha lottato per difendere le libertà individuali, che si è speso per difendere i perseguitati dalle culture dominanti: buddisti tibetani, ceceni mussulmani, montagnard (cristiani vietnamiti) etc.

    Sono note le sue battaglie per i diritti civili, divorzio, aborto, antiproibizionismo droghe leggere, meno note sono note le sue campagne internazionali per la moratoria sulla pena di morte, per l'istituzione del tribunale penale internazionale, per la lotta alla fame nel modo etc.

    Lui è stato un'anticlericale convinto, ha lottato per avere una separazione netta tra stato e "chiese", lo stato impostato su una visione illuministica, vera radice culturale comune a tutti gli stati occidentali, in altre parole istituzioni laiche, che devono includere tutti i cittadini credenti (di tutte le religioni) e NON credenti.

    Marco ha combattuto tutta la vita, ma con metodi NON violenti, utilizzando il digiuno, il satyagraha Gandiano. Negli anni 70, dove imperava la violenza dei terroristi e in contraposizone si varavano leggi "speciali", che erano al limite di uno stato di diritto di tipo occidentale, lui era una voce fuori dal coro dove combatteva la "lotta armata" ma anche la legge Reale voluta da Cossiga.

    Pannella é sempre stato a difesa dei più deboli, diritti per i detenuti ad avere condizioni di carcerazione decenti, accoglienza dei migranti e difesa delle etnie perseguitate ad esempio i ROM.

    Lo stile di vita che ha condotto, le lotte spese in difesa degli altri e NON per se stesso, la vicinanza ai più deboli ed emarginati, lo fa accostare ai valori fondanti del cristianesimo molto più di tanti "Prelati" della chiesa Cattolica.

    Si può dissentire da alcune sue battaglie, ma si deve rendere omaggio alla sua passione, tenacia nel cercare di rendere migliore al società italiana, all'amore verso il prossimo (vedasi come esempio l'ultima lettera scritta a Papa Francesco).

    Per concludere Marco Pannella ha testimoniato con la sua vita, le sue opere, il suo amore per gli ultimi e i diversi la sua "fede" laica, di conseguenza penso che NON abbia bisogno delle preghiere di Massimo Marrazzo per presentarsi al giudizio di Jahve, Budda, Kami etc.

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